Tuesday 8 May 2007

Giornata storica

Oggi per l'Ulster o Irlanda del Nord , come dir si voglia, è una giornata storica.
Dalla mezzanotte infatti Londra non ha più controllo diretto sulla provincia che sarà guidata da un governo indipendente con a testa un "duomvirato" lealista e cattolico.

E' piacevole notare che nessuno dei principali quotidiani italiani abbia dedicato sui loro siti online un articolo in merito; evidentemente erano più impeganti a dedicarsi a Coco o alla Franzoni....

Ci ha pensato almeno euronews

6 comments:

Anonymous said...

Premettendo che sono d'accordo con te quando parli male della stampa e dell'informazione italiana, penso che il problema sia un altro.
Personalmente notizie come questa mi lasciano indifferente se non infastidito. Ne ho basta di paeselli o nazioncine che si fanno guerra (in tutti i sensi) per idiozie come religione o etnia o sovranità di quattro mq di terra neanche soppalcabili :)
Sono tutte eredità del Novecento (vedi Woodrow Wilson) che sinceramente mi lascerei alle spalle, visto che siamo qui tutti i giorni a parlarci addosso di Europa e Progresso con la P maiuscola (che fa tanto scìc). Francamente dall'esterno è poco interessante il "chi governa chi" o il "chi viene governato da chi": è solo una convenzione.

Dottmarcus said...

Sicuramente quello che dici teo ha senso. Il fatto è che secondo me è comunque un evento molto importante e soprattutto una buona notizia. Forse proprio in quanto buona notizia è stata valutata poco appetibile, ancor meno di tutte le balle che dobbiamo sorbirci su vallettopoli o le lettere berlusconi-moglie ecc ecc ecc.
Mi sembra parecchio scandaloso escludere dalle notizie un evento di tale portata. Un buon esempio in un nmomento in cui l'integrazione è un problema molto forte. Bisogna però dire che il conflitto nordirlandese è sempre e solo stato presentato come uno scontro tra cattolici e protestanti ma mai nessuno ha avuto il coraggio di dire che forse c'erano anche altri motivi e proprio per questi ha fatto comodo a molti che non si trovasse una soluzione al conflitto.

Anonymous said...

Sticazzi quali sono i motivi, di sicuro non è solo la religione. La religione, tutte le religoni sono un pretesto, sempre.
Forse non ti rendi conto di cosa scrivi:
"Un buon esempio in un nmomento in cui l'integrazione è un problema molto forte"
E giustamente questi si separano. :)
Capisco cosa vuoi dire: si separano da una parte per integrarsi dall'altra, certo, ma perchè facciamo ancora questi discorsi?

Dottmarcus said...

Io nn la vedo come una separazione. Finalmente si integrano tra di loro e con un governo indipendente cercano di trovare una soluzione ai loro problemi. E' anche vero che ormai a Irlanda ed Inghilterra nn frega più nulla dell'Ulster dato che i settori tessile e navale sono ormai morti, e questo rende più facile rinunciare al controllo di questa provincia.

Anonymous said...

Obiezione vostro onore!
Il teste è di parte.
Infatti i pecorari dell'isola di destra (che d'ora in poi chiameremo reperto A) vedono come una separazione l'indipendenza dei pecorari dell'isola di sinistra (che d'ora in poi chiameremo reperto B).
Penso, invece, che all'Ulster "freghi" moltissimo di essere indipendente, difatti frignano da 80 anni più o meno.
Sono solo punti di vista.

Dottmarcus said...

Obiezione accolta in parte.

Hai infatti tirato in causa la terza parte ovvero gli indipendentisti ma sono in minoranza rispetto ai lealisti e ai repubblicani.
La verità è che comunque faranno quello che dicono irlanda e soprattutto inghilterra, ma visto che ad entrambe non può fregar di meno dell'ulster resteranno parzialmente indipendenti.
Ora bisogna vedere se con questo nuovo governo riusciranno a riagganciare il treno di irlanda e inghilterra