Thursday 10 May 2007

Umberto Eco

Gironzolando nello speciale de La Stampa sul Salone del Libro a Torino sono incappato in un estratto della Lectio Magistralis di Eco.
Mi è rimasta impressa una frase che vi ripropongo:

Un libro ci consente di vivere più e più intensamente di quelle poche decine di anni che la biologia ci consente. Rispetto a chi non legge io sono più vecchio di Matusalemme


Forse ovvia, forse scontata, ma mi sembrava molto diretta e piena di significato.

2 comments:

Anonymous said...

sono daccordo con te , io che leggo molto ;la lettura di un buon libro è una gran cosa perche' in quei attimi ti fa sentire rilassato e disteso con te stesso e il mondo attorno , con tutti i suoi problemi ,è come se non esistesse
yacu

Anonymous said...

Sottoscrivo anche me!!!
Essendo Franco e non un pinco pallino qualsiasi posso ragionevolmente asserire che questa frase eleva lo stato di mortalità in cui l'uomo è incatenato dalle rigide leggi della biologia ad uno stato di immortalità spirituale come a voler sottolineare delineatamente la scissione fra spirito e corpo....dove spirito è inteso come "l'infinito" e il corpo un mero involucro con un inizio e una fine

Pinco Pallino